Pellicanti Vini, nata dalla passione comune di due sorelle

Valeria e Maria Chiarazzo, due sorelle, una passione in comune scoperta quando le loro vite professionali avevano preso un’altra strada, sono riuscite insieme a fare un’inversione e a imboccare la via che desideravano percorrere, seguendo il loro istinto, con l’appoggio del papà e con lo scetticismo iniziale della mamma. Maria è un giovane avvocatessa di 29 anni, studi classici, l’università, poi il titolo di Stato, ma nella sua vita le mancava qualcosa, come dice lei: “Avevo bisogno di vivere emozioni forti”. E aggiunge adrenalina alla sua esistenza, fiondandosi con la sorella in un’avventura rischiosa e complicata, che è diventata concreta l’11 novembre del 2019, pochi mesi prima dell’arrivo della pandemia che di lì a  breve avrebbe modificato tutto. Valeria, invece, ha 26 anni ed è una visagista, spirito artistico e vocazione al bello, che l’ha portata spesso fuori regione per poter mettere in pratica le sue competenze e capacità.

Caratteri diversi, ma sul vino hanno trovato il loro punto in comune, da sempre lo hanno degustato a casa, grazie al nonno Angelo, che lo produceva per soddisfare i bisogni della propria famiglia e spesso da bambine lo seguivano in tutti i processi di produzione. Quello che si beveva sulla loro tavola era il Nero di Troia, vino emblema della loro terra e soprattutto della zona da cui provengono, Barletta. Maria ha perfezionato il suo interesse per il mondo del vino, seguendo un corso d’avvicinamento soprattutto per capire se avesse avuto le capacità per vendere il proprio prodotto e poi non hanno mai smesso di degustare, per allenare i palati e perfezionare il gusto.

Il nome dell’azienda Pellicanti Vini nasce durante una di quelle notti insonni in cui i pensieri riempiono la testa, erano alla ricerca dei nomi per le loro bottiglie e sfogliando il dizionario di latino di Maria si sono fermate su due parole: “Pellis”, che significa involucro che avvolge la vita e “Cantus” ossia mezzo di espressione dei sentimenti. Due parole distinte che insieme risuonavano come la crasi perfetta di quello cha avevano in testa e nel cuore. Sono cinquecento bottiglie il risultato della loro prima vendemmia e la seconda segna già un traguardo importante con tremila bottiglie. Saverio Menga è l’enologo che le affianca in questa avventura enoica, attualmente non hanno una cantina di proprietà ma aspirano a realizzarla. Il loro Nero di Troia nasce sui terreni tra Barletta e Trani, conoscono benissimo il proprietario di quei vigneti e sono attente a scegliere solo le uve migliori per i propri vini.

Maria, la vostra famiglia vi ha supportato in questa scelta?

Papà è contento e ci supporta tanto in questo progetto e spesso siamo proprio noi a chiedergli di aiutarci, nostra mamma, invece, era quella contraria, soprattutto per l’incertezza che questa sfida ci avrebbe riservato, sicuramente preferirebbe un poso fisso a questo. Lei da imprenditrice non voleva rischiassimo troppo proprio sulla nostra pelle. Pellicanti è un progetto femminile e questo lo si percepisce in ogni dettaglio, lo si evince anche dal logo e dalla scelta delle etichette. Oltre al lato femminile l’azienda insegue la la sostenibilità, realizzando scatole in cartone e non in legno per custodire le bottiglie e i tappi sono 100% riciclabili.

Come vi definireste?

Dentro di noi c’era uno spirito imprenditoriale, siamo molto diverse per questo ci compensiamo. Io sono più comunicativo e portata alle pubbliche relazioni, mia sorella è più schematica e deve far sempre quadrare i conti. Abbiamo avuto una visione del lavoro e ci siamo sempre sentite molto responsabilizzate su questo aspetto. Abbiamo “fame” di successo e di raggiungere i nostri obiettivi lavorativi in un settore che è ancora molto maschile e che nella maggior parte dei casi si tramanda di generazioni. Pellicanti rappresenta anche il nostro modo per restituire orgoglio ai nostri genitori ed è un tentativo di restare nel nostro territorio.

Quali sono le vostre etichette?

Abbiamo il nostro Rosso D’Octavio, Nero di Troia in purezza, dove si riscopre l’autentico sapore del Nero di Troia, Il Millante frutto di un blend: 80% da Nero di Troia e 20% Montepulciano vinificati in rosato e il ‘Ca del Vinci il loro bianco da Malvasia, caratterizzato da una bella sapidità tipica del terreno d’appartenenza. Il Nero di Troia è il nostro vitigno principe, oggi abbiamo tre etichette differenti ma prossimamente se ne aggiungerà un’altra, l’unica che farà un passaggio in legno. La produzione è ancora molto limitata, quando i clienti acquistano le nostre bottiglie, facciamo seguire a questo atto di fiducia una lettera, un gesto semplice che ci riempie d’orgoglio.

Maria e Valeria rendono concreto il valore della “sorellanza”, un rapporto naturale che le lega e le rende più forti insieme e fra dieci anni entrambe si vedono professionalmente appagate e con una cantina tutta loro. Il vino farà parte del loro futuro, che prevede per tutte edue una vita come mamme per trasmettere ai propri figli i valori e i ricordi del loro passato.

 

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