Le opere della natura più belle decorano i giardini-vigneto della masseria Pezza d’Arena. Quei giardini che serbano qualcosa di unico: la storia antica di produzione vinicola di questi luoghi. Ascoltare i racconti di Beppe di Maria sull’origine della sua masseria che si eleva bianchissima sulla campagna di Carovigno, vale da sé il viaggio di chilometri e chilometri, come assaggiare la versione composita e sonora del suo Otto, l’Ottavianello declinato in purezza che è tra i grandi vini del Belpaese.
In questo progetto si sono unite la forza invincibile della passione di Beppe, proprietario d’azienda, la mano sublime del re degli enologi Riccardo Cotarella e il terroir straordinario di Carvinea, nome originario di Carovigno.
Dopo aver assaggiato da un contadino di Ostuni un vino prodotto in piccole quantità da uva Ottavianello, Beppe decide di conferire nuovo lustro alla varietà semi abbandonata. Dopo quattro anni di ferrea ricerca i primi imbottigliamenti e a seguire un’escalation di riconoscimenti da parte della critica internazionale.
Questa favola è il premio di una dolce disobbedienza nei confronti di un mercato, che almeno ai tempi, considerava poco le uve meno conosciute, e la gratificazione che la stessa terra dà ad un uomo indissolubilmente legato al proprio territorio. Mi vien voglia di dire: “Ce ne vorrebbero tanti di Beppe di Maria!”.
Otto 2019
Ottavianello 100% – € 22
Manto rubino tenue, luminosissimo. Il profilo olfattivo ha qualcosa di speciale, con note di frutti di bosco e ciliegia matura, freschi profumi di stampo balsamico e allettanti ricordi di fiori rossi, cacao e toni velati di spezie scure, tutti espressi con raffinato garbo. Bocca altrettanto complessa ed equilibrata, con tannini di velluto e briosa freschezza che lo rende dinamico. Impressionante la persistenza per lunghezza e prontezza aromatica.
Degustato su quaglia al tartufo: pura gioia!
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