Nascosta nel verde, la Masseria Barbera non si vede dalla strada. Appare infatti all’improvviso, una volta percorso il lungo viale d’accesso, in tutta la sua mole solida e ben piantata nella terra, forse per ribadire un profondo legame con la natura dei luoghi. Tutt’intorno si estende un rigoglioso giardino che confina con il bosco, mentre nell’aria si percepiscono nettamente i profumi della lavanda e del rosmarino, e da lontano dominano aspre e selvagge le alture murgiane che salgono verso Minervino.
Mentre all’interno l’atmosfera è resa particolarmente accogliente dagli autentici ambienti ristrutturati con criterio, dove l’ampio camino e le originarie mangiatoie in pietra trovano una singolare continuità nel legno scuro degli arredi d’epoca. Così come le pareti imbiancate a calce e i pavimenti di chianche si coniugano perfettamente con la rustica eleganza dei tessuti grezzi, e con il garbo dell’apparecchiatura dei tavoli. Un garbo e un’eleganza che tuttavia non coprono i visibili segni del lavoro contadino. È questo il regno di Riccardo Barbera, erede di un’importante dinastia che può addirittura vantare un antenato (omonimo di Riccardo junior) garibaldino, e capace di abbandonare la professione di avvocato per occuparsi a tempo pieno della tenuta di famiglia, tra l’orto, il frutteto e la cura dedicata alla botanica. La stessa cura che si coglie nell’attività di ristorazione. Riccardo infatti riceve gli ospiti negli antichi locali, per condurli dal centrale corpo di fabbrica fino alle originarie stalle, e propone una lunga serie di materie prime d’eccellenza, di propria produzione o attentamente selezionate nelle aziende agricole della zona (con qualche incursione nella confinante terra di Lucania).
Le stesse materie prime che diventato un versatile strumento nelle mani dello chef Gianluca Ferri. Dopo la ghiotta tentazione del meraviglioso tagliere di salumi e di formaggi, accompagnato da una fragrante focaccia fatta in casa, si può procedere con la bella sorpresa degli antipasti, veraci e delicati allo stesso tempo. Dal soave flan di verdure con fonduta di canestrato, alla corposa parmigiana; dal baccalà in umido, alla caponata con peperoni cruschi; dai peperoni gratinati, all’eccezionale calzone con la cipolla. Si tratta in definitiva di un trionfo degli ortaggi della masseria, da tenere però sotto controllo in relazione alla quantità, per essere in grado di gustare serenamente le successive leccornie. Leccornie che prevedono, tra primi e secondi piatti, alcune preziose rarità. Che si tratti della pasta fatta in casa con cime di zucchine, cacioricotta e pomodorino al forno; o delle sontuose candele spezzate con ragù a lenta cottura e fonduta di formaggio podolico. Senza dimenticare un altro degno trionfo, quello delle succulente carni autoctone, quali il galletto ruspante, il filetto d’asino, la salsiccia di Minervino, la costata di podolica. Si chiude con il croccantino al rum. Gli ottimi oli sono del territorio, e l’assortimento enologico è vario e interessante.
Masseria Barbera, S. P. 230 Km 5.850, Minervino Murge (Bat). Tel. 0883.692095, chiusura: domenica sera e lunedì. Carte di credito: tutte.
40 – 45 euro esclusi i vini
www.masseriabarbera.it
info@masseriabarbera.it