Sonia Peronaci, fondatrice di GialloZafferano racconta il suo amore per la Puglia

Sonia Peronaci è, in campo gastronomico, tra i volti più noti del web e della tv. Imprenditrice digitale e storica fondatrice di Giallozafferano è ora il volto e la promotrice del sito che porta il suo nome soniaperonaci.it e della sua redazione Sonia Factory, un ampio spazio polifunzionale che ha in uno dei quartieri pulsanti della sua Milano. Milanese di nascita, ma di origini catanzaresi da parte di padre e altoatesina da parte di madre, Sonia Peronaci ha rivoluzionato il mondo della cucina in Italia portandola sul web. Considerata tra le 10 imprenditrici italiane più potenti del web, nel 2019 ha vinto il prestigioso Ambrogino d’Oro.

Sapendo che ha passato una parte delle sue vacanze in Puglia, e approfittando della sua simpatia e disponibilità abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere.

Sonia, hai fatto le vacanze estive in Calabria, terra d’origine di tuo padre, poi hai fatto base a Matera per girare anche la Puglia, tra Bari, Grottaglie, Molfetta e Bisceglie. Sappiamo che non è la prima volta che vieni in Puglia, già alcuni anni fa avevi fatto un giro tra Salento e Valle d’Itria, ma allora ti piace proprio o il tuo è interesse – diciamo così – professionale? Insomma, solo vacanza o bolle qualcosa in pentola?

A chi non piace la Puglia! È una terra dove non solo si mangia benissimo, ma c’è anche un mare splendido, c’è tanta tradizione ed è molto varia. Tutte le sue città sono belle da visitare, è una terra dove “stacchi la spina” e ti godi il momento. Ovviamente, come dicevo prima, ogni volta che vado in Puglia metto sempre un occhio alla mia professione. Per me le vacanze coincidono anche con il lavoro, perché mi piace andare in cerca di ceramiche, assaggiare la cucina tradizionale in loco così poi da poterla replicare una volta ritornata a Milano. In particolar modo quest’anno, in Puglia, ho incontrato il bravissimo pasticciere Pantaleo Dell’Olio, che mi ha fatto conoscere i segreti di un dolce provato diverse volte e con cui ho avuto diverse difficoltà: il sospiro di Bisceglie. Mi ha consolato il fatto che questa ricetta abbia creato diversi problemi anche a miei followers nella sua riuscita.

A Bisceglie hai incontrato, quindi, il maestro pasticciere Pantaleo Dell’Olio passando un pomeriggio in laboratorio di pasticceria a preparare i sospiri. Hai imparato?

Come accennavo prima, entrare nel laboratorio del formidabile pasticciere Pantaleo è stata una bellissima sorpresa perché lui ha una grandissima voglia di trasmettere la sua conoscenza nei minimi particolari, insegnando tutti i passaggi e i dettagli. Nel mio caso mi ha aiutato molto con questi dolcetti tipici pugliesi, piuttosto complessi da fare nonostante abbiamo solo 3/4 ingredienti. Più che complessi, è necessario capire come gestire gli ingredienti per ottenere questo dolce. Pantaleo mi ha anche raccontato tutta la tradizione dei sospiri, da come si facevano una volta ad oggi, con tutti i progressivi cambiamenti. È stata una bellissima esperienza e una grandissima scoperta. Ora spero di replicare questa ricetta nella mia trasmissione per diffondere tutto quello che Pantaleo mi ha insegnato!

In una puntata del programma tv “La cucina di Sonia” su LA7D hai insegnato a tutta l’Italia come fare a regola d’arte la tiella di riso patate e cozze, una delle ricette più amate e discusse della nostra regione, al pari dell’amatriciana e della carbonara nel Lazio, della bolognese in Emilia o del tiramisù in Veneto. Non hai temuto di scatenare le solite polemiche sull’autenticità della ricetta?

Assolutamente no, anche perché chi mi ha insegnato la tiella di riso patate e cozze sei stato proprio tu Sandro! Io ti chiamo “spacciatore di Puglia” e ricordo bene quando l’abbiamo preparata insieme qui a Milano per oltre 150 persone. Ci sono molto diatribe su questo piatto – lo so bene – chi lo fa anche con le zucchine, chi lo fa a diversi strati, chi aggiunge tanto pomodoro. Un po’ tutte le ricette tradizionali, casalinghe hanno le loro varianti, elaborazioni e rivisitazioni, purché ci sia sempre una certa uniformità. Proprio per questo, non avevo paura di scatenare polemiche, anche perché ormai sappiamo che per la cucina regionale è sempre così ed è bello anche diffondere una ricetta molto vicina alla realtà. Devo dire che su riso patate e cozze ho ricevuto tanti complimenti dai miei followers sia per la giusta riuscita che per i preziosi consigli.

Ci risulta che tu non sia una grande amante del mare, allora ci spieghi come mai ti piace la Puglia che ha oltre 800 km di coste?

Ma chi l’ha detto? Non è proprio vero che non mi piaccia il mare. In realtà non amo stare ore in spiaggia al sole perché preferisco girare e vedere il territorio. Diciamo che con l’età cambiano le esigenze, ma adoro il mare.

Ti piace la cucina pugliese? Quali ritieni siano le caratteristiche che la differenziano dalle altre cucine regionali?

Mi piace molto la cucina pugliese, che tra l’altro è una delle più belle e varie, se si può dire così. Una particolarità che mi piace moltissimo è che si usano molte verdure, tanti primi semplici ma molto saporiti e poi il pesce è spettacolare, soprattutto crudo. La Puglia è una terra che ha una enorme biodiversità, con tante cose di valore, basti pensare all’olio extravergine. Bella da visitare, tanta storia e tanta gastronomia, connubio perfetto.

Parlaci dei progetti futuri.

Primo fra tutti la seconda stagione della mia trasmissione su LA7D. Tra pochi giorni inizieremo a registrare; in autunno uscirà il mio sesto libro incentrato sulle ricette regionali e la Sonia Factory si allargherà inaugurando un nuovo spazio dedicato agli eventi che ci consentirà di dividere la zona redazione da quella degli incontri di carattere pubblico.

Da poco è uscito il tuo ultimo libro di ricette. Hai inserito anche alcune ricette pugliesi come, appunto, la tiella, gli sporcamuso e la focaccia barese. Come mai la scelta è caduta proprio su queste?

Sono ricette pugliesi che in primis ho assaggiato e mi sono rimaste nel cuore. Ho un ricordo impresso nella mente, la prima volta che sono venuta in Puglia proprio tu Sandro mi hai accolto con una focaccia barese calda, come scordarselo! La scelta è ricaduta su queste tre ricette anche perché sono tra le più conosciute ma anche tante altre sono presenti sia nel mio programma che sul prossimo libro.

C’è una città, un luogo, un monumento pugliese che ti è piaciuto in modo particolare?

Polignano a Mare, una città a picco sul mare con la statua di Domenico Modugno, molto caratteristica, suggestiva, intima.

Ritieni di poter consigliare dei ristoranti in Puglia in cui hai mangiato particolarmente bene?

Ho mangiato bene un po’ ovunque, ma in particolare tornerò certamente in due ottimi locali: la Trattoria Dal Monaco di Polignano dove ho mangiato pesce favoloso, sia crudo che cotto, e Il Vecchio Gazebo di Molfetta dove ho mangiato delle pizze incredibilmente buone.

Bene Sonia, non vediamo l’ora di vederti in Tv mentre prepari i sospiri. A presto allora!

Seguitemi, presto parlerò di voi. Un saluto di cuore alla Puglia e a tutti i Pugliesi! E un grande in bocca al lupo a voi di Pugliosità!

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