Nonna Pina e il ricordo di quell’estate e dei suoi fioroni

Edoardo era seduto sul sedile posteriore della station wagon di famiglia. Sua mamma Elisa continuava a raccontare senza sosta dell’ultima volta che era stata a casa di Nonna Pina, la bisnonna di Edoardo. Lui cercava in tutti i modi di ricostruire a mente la sua fisionomia, ma il loro ultimo incontro risaliva a quando Edoardo aveva solo sei anni e a quell’età – chi non ha mai confuso lo scatto un po’ ingiallito di una foto poggiata sulla credenza nella cucina di qualche parente per il flash di un ricordo infantile?! – la memoria può giocare brutti scherzi. Allo stesso modo Edo era convinto di ricordare la sua estate in Puglia, e scoprirà solo più tardi che questa realtà altro non è se non la fedele ricostruzione da uno scatto.

Il viaggio da Milano alla Puglia, regione d’origine di sua madre, era piuttosto noioso, così mamma Elisa e papà Alberto lo passavano per lo più raccontando ad Edo i vecchi ricordi che lui sembrava aver seppellito. Elisa alla Nonna Pina teneva particolarmente. Detentrice di saperi antichi e tra le ultime rappresentanti della tradizione pugliese, Nonna Pina era ormai giunta alla bellezza di 98 anni, baluardo di una generazione cresciuta a olio, pomodoro e pane sponzato. Rughe ne aveva, tanto che gli occhi erano ormai diventati due fessure, ma serviva ben altro per fermarla. Nonna Pina, infatti, era ancora completamente autonoma. Un po’ incurvata dall’età, ma la grinta era sempre quella dei suoi anni migliori. Anzi, sembrava che l’età avesse fatto ringiovanire il suo spirito.

Per questo motivo, il suo incontro con Edoardo, ormai undicenne, era diventato il pretesto per riprendere quei giochi infantili e passare in rassegna quei gesti ancestrali dei quali lei viveva ma ignoti a coloro che non badano all’esperienza delle piccole cose. Come svegliarsi presto la mattina e passeggiare per l’agro pugliese, attraverso muretti a secco di ancestrale memoria, alla ricerca dei “C’LUMM”, come li chiamò una volta Nonna Pina. Sulle prime, Edoardo rimase interdetto, quasi sicuro che la bisnonna sarebbe rientrata in casa con un colombo tra le braccia, ucciso chissà come e pronto ad essere spennato. Rimase piuttosto sorpreso nel vedere Nonna Pina rientrare in casa con una cesta piena di FIORONI.

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